02 September 2013

Fulcrum racing light c

Leggere e per copertoncino. Pianura, salita, discesa, puntano su ogni contesto al top. E la frenata è stratosferica

Fulcrum racing light c

È parente strettissima con la Campagnolo Hyperon, la ruota che più di ogni altra ha cambiato il valore di questo componente all’interno della bicicletta. Cerchi bassi in fibra di carbonio, struttura minimale (per copertone e tubolare), agile e leggera, pensata soprattutto per affrontare la salita, ma anche incredibilmente versatile. Assemblata a mano e verificata con strumenti a controllo elettronico, rappresenta l’eccellenza della produzione italiana.

Struttura minimal

I cerchi sono in fibra di carbonio a profilo basso. Il cerchio anteriore è alto 21 mm, quello posteriore è alto 23 mm: i profili sono diversi perché quello posteriore deve sostenere il “peso” della trazione. È diversa anche la forma: il cerchio anteriore è simmetrico, quello posteriore è asimmetrico. I cerchi, inoltre, sfruttano la stessa tecnologia “Dynamic balance” adottata sui cerchi in lega. In pratica, in fase di allineamento delle pelli di carbonio che costituiscono i cerchi, la parte opposta a quella della valvola viene “potenziata” in modo tale che il cerchio risulti sempre ben bilanciato, soprattutto alle alte velocità. I raggi sono in acciaio a profilo multiplo, con la parte centrale piatta: 22 anteriori, 24 posteriori, dal lato cassetta montati seguendo il concetto Two to one (2:1). In pratica, dal lato della trasmissione i raggi accoppiati diventano più resistenti alle flessioni, mantenendo la ruota più rigida in fase di trazione.

I mozzi sono un capolavoro, sia di estetica sia di funzionalità. Quello anteriore ha le flange in alluminio e il corpo in fibra di carbonio, cilindrico. Quello posteriore è ben più complesso perché presenta la flangia lato cassetta sovradimensionata e disegnata per accogliere ogni singolo elemento con testa dritta. Per entrambi gli elementi il perno è in alluminio, ma soprattutto i cuscinetti sono in ceramica Cult (Ceramic ultimate leve technology). All’origine del progetto c’è un acciaio speciale chiamato Cronitech, molto resistente, usato per le piste che necessita di un filo d’olio per la lubrificazione. Le sfere in ceramnica, quindi, grazie all’assenza di grasso lubrificante possono ridurre drasticamente gli attriti ed esaltare la velocità.            

 Frenata made in Fulcrum

L’aspetto legato alla qualità della frenata è da sempre uno dei punti di forza dei prodotti Fulcrum-Campagnolo. Detto sinceramente il binomio cerchi-pattini si pone ai vertici della categoria per qualità. Fulcrum (così come Campagnolo) sviluppa e produce in proprio i pattini che vende insieme alle ruote, caso unico sul mercato dei produttori che si affidano spesso ad aziende terze. Fatto che sottolinea la meticolosità e la precisione dell’azienda. I pattini sono di colore rosso, ma la parte a contatto con i cerchi è nera, quindi non li sporca (altra saggia decisione). Si comportano molto bene sia sull’asciutto sia sul bagnato, terreno sul quale non incrementano l’usura. Sono disponibili sia per pattini Shimano-Sram sia Campagnolo. Ogni ruota Fulcrum è caratterizzata dalla Fulcrum identification card (Fic) che certifica l’assemblaggio manuale e il rigoroso controllo qualità. Inoltre, su ogni ruota si trova un’etichetta che la rende “tracciabile” in caso di difettosità accertata di un lotto di produzione.     

La prova

Dal punto di vista tecnico, ruote così hanno poche rivali. Sono leggere, scorrevoli e comode e si comportano bene ovunque. L’unico “difetto”, se così si può definirlo, deriva dall’estetica povera. Nel senso che il cerchio a profilo basso, se paragonato a uno alto, è meno bello da vedere e rende meno aggressiva la bici. Risolto il problema, sono solo gioie. La qualità delle prestazioni di una ruota così è sorprendente perché non ha praticamente limiti. La scorrevolezza in pianura e l’agilità nelle riprese è impressionante. Si può viaggiare tranquilli nella scia del gruppo risparmiando una gran quantità di energie e accelerare alla grande se la situazione lo richiede. Se la strada sale possono far valere la loro leggerezza e la bassa inerzia derivante dal cerchio a basso profilo. Sono anche rigide, poche flessioni laterali e tanta sostanza. Si sale bene sia di passo sia in piedi sui pedali e se la condizione è quella dei giorni migliori diventano la classica ciliegina sopra la torta .

In discesa sono praticamente perfette. Assecondano le traiettorie, mettono a proprio agio il ciclista, consentono qualche errore e la frenata trasmette un gran senso di sicurezza. La mescola dei pattini abbinata alla qualità del carbonio offre tanta modulabilità e u a potenza frenante (fino al bloccaggio) che ha pochi rivali sul mercato. Se si opta per la versione per gomme tubolari si aggiunge qualche punto percentuale alle prestazioni (incredibile ma vero), la scelta per copertone, invece, premia la versatilità e offre molte più certezze al grande pubblico.

Le nostre conclusioni

Potrebbe essere la ruota perfetta, non fosse penalizzata da un’estetica “vecchio stile”. Molto meno scenografica di altre ruote con cerchi alti, questa Fulcrum racing light mette tanta sostanza sul piatto delle prestazioni. Si comporta bene su qualsiasi tipo di terreno e la qualità della frenata è ottima. L’occhio vuole la sua parte, è vero, ma se non si vuole sbagliare la scelta l’opzione è quasi obbligata.

 

Scheda tecnica

Modello: Fulcrum racing light xlr

Cerchi: fibra di carbonio per copertone

Altezza cerchi: 21 mm anteriore, 23 mm posteriore

Raggi: 22 anteriori, 24 posteriori

Mozzi: alluminio e carbonio

Cuscinetti: ceramica Cult

Dotazione di serie: borse porta ruote, bloccaggi, pattini freni

Peso: 1.360 grammi

 

Per info

Fulcrum wheels srl

Via Enrico Fermi, 13

36057 Arcugnano

www.fulcrumwheels.com                

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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