L’estate ha i suoi contrattempi, qualche consiglio per evitarli o contenerli

Il caldo... le punture di insetti, la sete e altri piccoli contrattempi che possono capitare in un viaggio d’estate, meglio essere preparati per evitare guai peggiori. I nostri consigli.

Quando si viaggia in bici si è esposti ad una serie di incognite, per quanto possibile bisogna essere preparati ad affrontarle.

IL CALDO

La disidratazione può verificarsi senza che ce ne accorgiamo, a causa della continua esposizione al caldo e all’aria che asciuga all’istante la sudorazione. Ne può derivare un preoccupante disturbo, il colpo di calore. Si manifesta con mal di testa e crampi muscolari, fino ad arrivare nei casi più seri a febbre, vomito e respiro affannoso.

COSA FARE

Per prevenire, bere molto e spesso, anche se non ci si sente sudati, per reintegrare liquidi e sali minerali. È preferibile l’assunzione di bevande ricche di sali minerali: i reintegratori in vendita anche in supermercati ed autogrill vanno bene; in mancanza tè, succhi di frutta o, meglio, frutta fresca. In caso di colpo di calore fermarsi in luogo fresco e ventilato. Bagnare braccia, testa e piedi con acqua fredda o, meglio ancora, ghiaccio, finchè la temperatura non si ristabilisce. Non rimettersi in viaggio fino a sera e, in generale, anche nei giorni seguenti, viaggiare quanto più possibile nelle ore in cui la temperatura atmosferica è la più distante da quella corporea.

SONNOLENZA

Dopo i pasti, soprattutto durante gli orari più caldi della giornata possono sopraggiungere crisi di sonno.

COSA FARE

Dormire il più possibile e consumare pasti leggerissimi prima di mettersi in viaggio. Fermarsi ogni tanto, per 20-30 minuti, se il viaggio è lungo, bevendo sempre qualcosa di fresco e possibilmente ricco di sali. In generale è buona norma non sottovalutare la sensazione di stanchezza: quando si comincia a sbadigliare può già essere troppo tardi. Fermarsi immediatamente.

PUNTURA D’INSETTI

Oltre alla puntura, gli insetti possono costituire un vero evento traumatico sull’epidermide: essere colpiti da un calabrone può produrre gran dolore, se non si è coperti a dovere. Occorre, inoltre, considerare che alcuni insetti tipici dei Paesi del Mediterraneo sono “aggressivi” ed in rari casi pericolosi, per il rischio d’insorgenza di shock anafilattico. Lo shock anafilattico si manifesta con formicolio e senso di calore al capo e alle estremità, gonfiore alle labbra, prurito a lingua e palato, alterazione della voce, difficoltà di respirazione, vomito.

COSA FARE

Per decongestionare la zona affetta dalla puntura è utile l’applicazione dei ghiaccio e pomata cortisonica. In caso di shock anafilattico il trattamento precoce è essenziale. Si deve ricorrere al più presto alle cure di un medico; se non fosse possibile, porre la vittima sdraiata con la testa girata su un lato e le gambe in alto, in modo da agevolare la circolazione sanguigna. Lo shock anafilattico è quasi sempre dovuto a un’allergia alle sostanze velenose di api, vespe e simili di cui non si è a conoscenza. Perciò una visita dall’allergologo prima di partire è consigliabile, mentre gli antistaminici rappresentano una buona forma di profilassi.

DISSENTERIA

In alcuni Paesi caratterizzati da clima caldo-umido e in alcune situazioni di carenza delle condizioni igieniche può insorgere la cosiddetta “diarrea del viaggiatore”. Questa spiacevole condizione, anche se non grave, può pregiudicare l’esito della vacanza. Spesso accompagnata da forti crampi addominali e nausea, si può protrarre per 4/5 giorni. Questo genere di dissenteria è provocata dall’assunzione di bevande o alimenti contaminati da batteri ed il suo insorgere è favorito dal cambiamento delle abitudini alimentari.

COSA FARE

Mai come in questo caso la cura più efficace è la… prevenzione. Evitare quindi alimenti e bevande che potrebbero essere contaminati. Lavarsi sempre le mani prima di toccare il cibo, assicurarsi che le bottiglie d’acqua siano sigillate, non utilizzare ghiaccio nelle bevande, evitare cibi crudi, frutta non sbucciata ed alimenti conservati al caldo. Se la dissenteria arriva lo stesso, aumentare l’assunzione di liquidi e reintegrare glucosio e sali minerali.

IL FREDDO

I lunghi viaggi ci espongono spesso a forti escursioni termiche per cui è indispensabile proteggersi con capi adeguati a mantenere costante la temperatura corporea. Può succedere, tuttavia, di accusare i sintomi del freddo. La risposta fisiologica iniziale ad una discesa di temperatura è il brivido. Se la temperatura continua a scendere l’afflusso sanguigno diminuisce nelle zone periferiche, soprattutto mani e piedi.

COSA FARE
Fermarsi in un luogo riscaldato, non avvicinare le mani a fonti dirette di calore. Riscaldarle piuttosto mettendole in un panno morbido e asciutto. Ricordiamo che, anche in caso di freddo, viaggiare in significa esporsi all'aria, è quindi necessario reintegrare i liquidi bevendo qualcosa di caldo, come il tè.

KIT PRONTO SOCCORSO

L’importante è che la vacanza non sia rovinata da questi intoppi, perciò è bene essere preparati prima di tutto a riconoscere cosa è successo, e poi a intervenire. La cosa migliore sarebbe quella di portarsi appresso una cassettina di pronto soccorso. Con alcuni articoli farmaceutici di base per formare un astuccio, piccolo, morbido e pratico, da mettere negli interstizi dei bagagli. Servono anche per integrare le valigette acquistate in farmacia, che spesso contengono pochi prodotti: disinfettante in flacone; cerotti misti; ghiaccio spray; pomata cortisonica; sali minerali in bustine; collirio; guanti monouso; pomata contro contusioni; garza sterile; forbicine antistaminico; cotone emostatico; antibiotico ad ampio spettro (amoxicillina)

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